La pirateria uccide il calcio

La pirateria audiovisiva è un atto criminale ed è, purtroppo, una piaga in aumento negli ultimi anni, in tutto il mondo ed in particolare in Italia. Considerando che la principale forma di pirateria è quella digitale, che ha luogo in varie modalità sul web, e calcolando solo gli users abituali di internet, l’incidenza della pirateria tra gli adulti nel nostro Paese supera il 60%.
Le azioni che la Lega Serie A si prefigge di portare avanti per contrastare il fenomeno della pirateria e, in particolare, contro le IPTV, sono tante: dalla velocizzazione dei tempi di blocco delle IPTV da parte degli ISP e Hosting all’avvio di una campagna di sensibilizzazione sul tema diretta ai tifosi e cittadini, passando attraverso una richiesta alle autorità di prevedere pene più severe a chi arreca un danno non solo alla nostra industria, ma all’intera economia italiana.
Sul fronte internazionale la Lega Serie A è impegnata attivamente, insieme alle più importanti Federazioni internazionali e ai maggiori campionati europei, nella battaglia contro beoutQ, piattaforma illegale che pirata contenuti sportivi e di intrattenimento.


Luigi De Siervo
Amministratore Delegato Lega Serie A

"La pirateria è un fenomeno criminoso, messo in atto da persone che non si rendono conto di quanto sia grave quello che stanno facendo, continuando così finiranno per distruggere l’industria della creazione dei contenuti ovvero il cinema, la TV, la carta stampata, ma anche e soprattutto il calcio, prodotto premium per antonomasia. Solo in Italia il danno stimato è di oltre un miliardo di euro all’anno, con 6.000 posti di lavoro a rischio. Ma evidentemente il problema non riguarda solo il nostro Paese, stiamo infatti combattendo una battaglia durissima, insieme alla FIFA, alla UEFA e ai maggiori Campionati europei, contro la piattaforma araba beoutQ e tutte le IPTV pirata. Voglio e devo restare ottimista per cui mi auguro, con la collaborazione di tutti, che riusciremo a ridurre il fenomeno della pirateria salvando il nostro calcio”.


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DATI PIRATERIA IN ITALIA BIMESTRE MEDIO POST-QUARANTENA

57 milioni gli atti di pirateria informatica;
14% l’incidenza della pirateria di sport live;
38% percentuale di over 15 che ha praticato almeno un atto di pirateria;
4,7 milioni le persone che hanno dichiarato di aver visto illegalmente contenuti sportivi live;
37% La percentuale di fruitori di IPTV illecite che ritiene sia un atto di pirateria;
Circa 11 milioni di persone I fruitori di IPTV per accedere illegalmente a contenuti audiovisivi come film, serie tv, sport live e programmi di intrattenimento almeno una volta negli ultimi 12 mesi;
Indagine FAPAV/Ipsos sulla pirateria audiovisiva in Italia pubblicata a luglio 2021

DATI PIRATERIA IN ITALIA NEL 2021

43% incidenza complessiva della pirateria (di film, serie/fiction, programmi e sport live).
23% incidenza delle IPTV illegali anche solo in prova/senza abbonarsi.
315 milioni la stima complessiva degli atti di pirateria tra la popolazione adulta.
51% incidenza della pirateria tra gli under 15.
1,7 miliardi di euro la stima del fatturato perso da tutti i settori economici italiani a causa della pirateria di film, serie/fiction e sport live.
716 milioni di euro il danno potenziale stimato sull’economia italiana i termini di PIL.
9.400 la stima potenziale dei posti di lavoro a rischio a causa della pirateria audiovisiva.
319 milioni di euro la stima potenziale dei mancati introiti fiscali – IVA, imposte sul reddito e sulle imprese.
50% i pirati consapevoli della gravità dei propri comportamenti (erano il 28% nel 2019).
41% pirati a cui è capitato di fruire almeno una volta di contenuti audiovisivi in abbonamento attraverso l’accesso con credenziali altrui non ritenendola una forma di pirateria.
Indagine FAPAV/Ipsos sulla pirateria audiovisiva in Italia pubblicata a luglio 2021