Serie A TIM

TOTTI: 300 GOL, UNA LEGGENDA

Due date: 4 settembre 1994, 20 settembre 2015. Due date divise da 21 anni e 16 giorni. Due date che, a mettersi a contare sul calendario, arrivano a 7786 giorni l'una dall'altra. Due date: una di partenza e l'altra di arrivo. Da Roma-Foggia a Roma-Sassuolo. In mezzo, un'era, un'epoca, un mondo, uno scudetto vinto (2001) e un mucchio di altre cose con la maglia della Roma. Con la sola maglia della Roma.

È la favola di Francesco Totti, il capitano, che raggiunge quota 300 gol con la squadra sposata e difesa per tutta una carriera. Il primo è contro il Foggia di Catuzzi. Lo segna sotto la curva Nord, con la maglia numero 9. Quella riservata ai bomber. Quel giorno in attacco Mazzone decide di affidarsi a questo ragazzo di non ancora 18 anni data la mancanza di Balbo nel reparto avanzato. E la fiducia non la tradisce.

Anche se lo “score” finale sul tabellone della sfida recita 1-1. Da lì inizia tutto. Da lì parte la cavalcata di prestazioni e giocate esaltanti. Fino a conquistare quattro anni dopo la fascia di capitano con Zeman. Con il boemo alla guida tecnica, Totti va per la prima volta in doppia cifra (13 reti, 1997-1998) e diventa numero 10.

Nel '99, quando subentra Fabio Capello, in occasione di una sfida europea, Francesco marchia la cinquantesima marcatura segnando su rigore in Coppa Uefa contro il Newcastle (1-0 risultato finale).

La centesima perla arriva in occasione di una sconfitta: è la finale di andata di Coppa Italia 2002-2003, allo stadio Olimpico una punizione con le “tre dita” di Totti supera Abbiati inesorabilmente. È l'1-0 momentaneo, finirà 1-4. E il trofeo sarà rossonero.

Per vedere il numero 150 passano poco meno di 3 anni: nel gennaio 2006, Totti contribuisce con una doppietta a battere 3-1 la Reggina. Il secondo è il centocinquantesimo della serie.

La sfida scudetto del 2008 contro l'Inter, a San Siro, passa alla storia più per la doppia ammonizione a Mexes nel giro di pochi minuti, che per il duecentesimo gol. Sul campo è 1-1 e alla fine si scatenano un mare di polemiche, tante da oscurare l'impresa del “Cap”.

Il sigillo 250 viene registrato in occasione di un altro ko: la Roma di Ranieri prima va in triplo vantaggio contro il Genoa, al Ferraris (e un gol è di Totti), poi si fa clamorosamente rimontare perdendo 4-3. Il resto è storia recente: la trecentesima con il Sassuolo in 745 presenze con la media realizzativa di 0.40.

Numeri unici, numeri che solo il calciatore più presente e più prolifico della storia della Roma poteva raggiungere.

(Foto LaPresse)

www.asroma.it



POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: