Serie A TIM

LA PRESENTAZIONE DI NIKOLA KALINIC

Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblu Nikola Kalinić, rilasciate in occasione della sua presentazione ufficiale alla stampa.

"Perché ho scelto il Verona? Facile, sono qui per giocare. All'Atletico non lo facevo ed era una condizione che non poteva starmi bene. Sono qui per dare il massimo per la squadra. Avevo tante proposte, ma la telefonata di mister Juric è stata decisiva. Cosa mi ha detto? Di venire a lavorare con lui e che a Verona c'è una squadra forte e una Società con la dimensione di una famiglia. Mi ha anche convinto dicendomi che il 'suo' Verona crea tante occasioni da gol. Io so come lavora Juric, ci ho anche giocato assieme in Nazionale quando ero giovane. Se i suoi allenamenti mi preoccupano? Tutti mi dicono che si lavora tanto, ma non mi fa paura. Anche io sono uno che lavora duro. Lo ho fatto anche con Gattuso e Simeone, che sono due allenatori molto esigenti.

Il primo impatto con la squadra? Sono stati tutti molto accoglienti, ho trovato dei bravi ragazzi. Un giudizio tecnico-tattico sulla squadra? Molto positivo, sin dalla scorsa stagione, quando il Verona era un avversario: nel sistema di gioco di Juric penso di potermi trovare bene. Il mio ruolo? Mi adatto a più posizioni, l'importante è giocare. Il mio carattere? Direi mite e pacato. Che non significa però che non sia un agonista. L'allenamento vale come una partita, per me. Nel senso che do sempre tutto.

Se l'obiettivo è andare in doppia cifra a livello di gol? Dopo la Fiorentina non ho giocato molto nelle esperienze con le maglie di Milan, Atletico Madrid e Roma. Qui giocherò per aiutare la squadra e vedremo quanti gol riuscirò a segnare.

Che Kalinic dovete aspettarvi? Alla Fiorentina giocavo quasi sempre, a Milano sono stato condizionato da qualche infortunio. A Roma non ho fatto male, perché - pur giocando solo 7 partite da titolare - ho segnato 5 gol. Se giocherò con la continuità delle stagioni in cui ho militato nella Fiorentina, potrò dare tanto. Anche lì non ho segnato nelle primissime partite, poi però mi sono sbloccato e non ho più smesso. Ho bisogno di sentire fiducia attorno a me.

Cosa vuol dire per me il gol? Tutti gli attaccanti vogliono segnare e anche io lo voglio. Ma prima di tutto viene la squadra, perché se giochiamo bene anche io gioco bene.

Il mio stato di forma? Juric sa che gli ultimi due mesi non mi sono allenato al massimo, quindi mi ha detto di lavorare sodo - da subito - per arrivare il prima possibile al livello degli altri.

Se nella mia scelta ha contato la città? Sì, per me e per la mia famiglia. Verona è una città bellissima".

(Foto Hellas Verona FC)

www.hellasverona.it



POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: