Serie A TIM

INZAGHI: "ORGOGLIOSO DELLA MIA SQUADRA"

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto in conferenza stampa dallo Stadio Olimpico al termine della sfida contro la Sampdoria.

“I ragazzi sono stati bravissimi, hanno avuto un ottimo approccio alla sfida. Dopo un derby vinto c’era il rischio che la squadra potesse rilassarsi. Ciò non è avvenuto ed i ragazzi hanno tolto certezze alla Sampdoria. Onore ai miei ragazzi che hanno avuto giustamente uno stadio pieno. Tornare in Europa con tre giornate di anticipo è motivo per me di grande orgoglio, sono fiero di allenare questi ragazzi".

"Abbiamo sei giorni per preparare la gara contro al Fiorentina e poi giocheremo probabilmente mercoledì contro la Juventus. Noi ci prepareremo al meglio, consci che dovremo dare il massimo contro i bianconeri. Prima sfideremo la Viola, poi arriveremo passo dopo passo a disputare una finale di TIM Cup che ci siamo meritati".

"Dovremo cercare di andare avanti su questa strada, pochi si potevano aspettare questi risultati da parte nostra ad inizio stagione. Ora questo deve essere un punto di partenza, perché dovremo migliorarci. I ragazzi hanno meritato lo stadio pieno poiché hanno centrato l’Europa competendo con squadre molto importanti come Milan ed Inter. Spero che Keita possa rimanere, è un valore aggiunto per la squadra. Lo conosco da tanti anni, si è messo a nostro servizio e si è allenato facendo un ottimo campionato. Spero che questi 20 ragazzi possano rimanere tutti quanti perché ognuno ha dato il proprio contributo alla causa biancoceleste".

"Keita è un giocatore con grandi qualità che può giocare sia da centravanti che da attaccante esterno. A Genova abbiamo giocato a tre e si è espresso al meglio. Mi piace il 3-5-2 perché con lui ed Immobile in queste condizioni possiamo giocare in un determinato modo. Non voglio guardare o pensare ad altro, il campo parla e noi siamo stati bravi a farlo parlare nel migliore dei modi nell’arco di queste 40 partite che abbiamo disputato tra campionato e Coppa".

"Lo spirito ed il gruppo ci hanno portati a condurre questa stagione. In occasione del secondo rigore ho chiamato Wallace e per dire a Biglia che doveva calciarlo Felipe Anderson. Biglia aveva già provveduto, questo testimonia la maturità e lo spirito della squadra”.

(Foto LaPresse)

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