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GUARDIA DI FINANZA: STRETTA SULLA CONTRAFFAZIONE

Bari, 21 settembre 2017 - Il Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale della Guardia di Finanza, con la collaborazione della Lega Nazionale Professionisti Serie A e della Lega Nazionale professionisti Serie B, ha organizzato un incontro formativo rivolto ai militari del Corpo per l’approfondimento delle tematiche giuridiche e tecniche legate alla prevenzione e al contrasto sia dell’abusivismo commerciale che della contraffazione nel settore sportivo e, in particolare, nel mondo del calcio.
Tale iniziativa, che dà il via alla più complessa operazione convenzionalmente denominata “OFFSIDE COUNTERFEITING”, ha visto la partecipazione di prestigiosi club di Serie A TIM e Serie B conTe.it, nonché di rappresentanti dei relativi sponsor tecnici.

Un recente studio dell’Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), finalizzato a quantificare il “costo” della violazione dei diritti di proprietà intellettuale nel settore degli articoli sportivi, ha posto in evidenza il modo in cui le merci contraffatte impattano e condizionano il mercato legale, nonché gli effetti devastanti di tale contaminazione sul circuito economico, finanziario e sociale.
Emerge, infatti, come l’industria legittima perda circa 500 milioni di euro di entrate all’anno a causa della presenza di articoli sportivi contraffatti nel mercato dell’UE, per una percentuale pari al 6,5% delle vendite del settore. Ciò si traduce in perdite di posti di lavoro per circa 2.800 unità.

Gli argomenti trattati nel corso del meeting, realizzato in videoconferenza in collegamento con tutti i Comandi Regionali della Guardia di Finanza, sono stati tanti e hanno riguardato le molteplici sfaccettature degli illeciti che ruotano intorno al mondo del pallone: si è discusso di contraffazione, la più “comune” e pervasiva lesione dei diritti di proprietà industriale; delle varie configurazioni di abusivismo commerciale, senza tralasciare gli aspetti connessi alle violazioni delle norme previste dal Codice del Consumo e, quindi, relative alla sicurezza dei prodotti; toccando, infine, un’ulteriore e insidiosa forma di “furbizia commerciale” o, come da alcuni definita, di “commercializzazione parassita”: l’ambush marketing, ossia l’indebita associazione di un marchio o di un brand ad un evento avente rilevanza mediatica.  

Con l’operazione  OFFSIDE COUNTERFEITING vengono poste solide basi per creare la necessaria sinergia tra Istituzioni, Forze di Polizia e Aziende: la condivisione di conoscenze e professionalità è il punto di partenza per studiare e approfondire analiticamente il fenomeno della contraffazione e individuare i migliori strumenti investigativi per contrastare tutte le condotte illecite.
In questa partita della legalità sale in cattedra il S.I.A.C. – il Sistema Informativo Anti-Contraffazione, affidato dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza. 
Tale piattaforma tecnologica funge da qualificato strumento di ausilio, fornendo, in tempo reale e nella immediatezza delle attività operative, le informazioni necessarie per riconoscere i falsi, così da creare il naturale collegamento tra tutti gli stakeholders, agendo a tutela degli interessi pubblici e privati.

Fabio Santoro, Direttore Marketing e Diritti Audiovisivi della Lega Serie A, ha inteso esprimere il proprio apprezzamento per l’iniziativa: “La Lega Serie A si complimenta con la Guardia di Finanza per le operazioni messe a segno negli ultimi mesi a tutela dei diritti di proprietà intellettuale delle proprie associate. Il sequestro di materiale contraffatto e l’oscuramento di siti dediti al commercio illegale sono azioni che raccolgono il nostro più grande applauso e servono per difendere il nostro prodotto, i nostri marchi e i diritti di chi acquista i prodotti ufficiali dei nostri club”.

Paolo Bedin, Direttore Generale della Lega Serie B ha aggiunto: “La LNPB plaude all’iniziativa della Guardia di Finanza volta all’approfondimento delle tematiche legate al tema della contraffazione dei prodotti e più in generale della difesa dei marchi delle società sportive, problematiche focali attorno alle quali ruotano le strategie e politiche di valorizzazione del brand, di fidelizzazione dei fans e incremento dei ricavi economici dei nostri club. Un ringraziamento va alle forze dell’ordine per l’impegno che stanno profondendo nelle attività di contrasto al fenomeno”.

LE OPERAZIONI
Importanti sono i risultati già conseguiti dalla Guardia di Finanza nello specifico comparto operativo. Nell’ultimo anno e mezzo sono circa 3 milioni i pezzi sequestrati tra magliette, scarpe, gadget e altri accessori collegati al mondo del calcio e importanti sono alcune operazioni messe a segno, spesso in concomitanza di eventi sportivi di spessore nazionale e internazionale. 
Il Gruppo di Torino, sulla scia di altre precedenti analoghe attività (operazione FLAGS del 2014 e operazione HYDRA del 2016) lo scorso mese di Giugno, nell’ambito dell’operazione LEGGENDA collegata al recentissimo scudetto vinto dalla Juventus ha ricostruito e disarticolato una illecita filiera produttiva, che vedeva anche il coinvolgimento di numerose aziende operanti sul territorio nazionale. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 150 mila capi d’abbigliamento di merchandising sportivo contraffatti, 71 macchinari industriali ed attrezzatture, 89 lastre stereotipiche e cliché, circa 3.500 stampe e poster con marchio contraffatto o segni mendaci, 45.800 etichette con segni mendaci, nr. 54 mila imballaggi con marchio contraffatto.
Ancora, l’operazione €MBLEMA, messa a segno dal I Gruppo di Venezia nel 2016: partendo da un piccolo negozio artigianale, ubicato tra le calle del capoluogo veneto, che vendeva gagliardetti con l’emblema delle principali squadre di calcio, i finanzieri sono risaliti a un’impresa marchigiana, peraltro sconosciuta al fisco, dove venivano prodotti i capi contraffatti. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 40.000 pezzi, tra cui anche etichette olografiche di sicurezza, e due laboratori di produzione.
Altra menzione merita l’operazione FEBBRE A 90, un’indagine informatica condotta nel 2015 dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, che ha consentito di stroncare una filiera della contraffazione radicata sul web, ove venivano commercializzati capi di abbigliamento casual e gadget recanti marchi e loghi contraffatti di società calcistiche italiane e straniere. Numerose le vetrine virtuali, rilevate e oscurate nel corso delle indagini, create sia su siti internet dedicati che su pagine dei social network, principalmente rivolte al mondo degli ultras e pubblicizzate attraverso un “passaparola digitale”, per l’appunto, tra gli esponenti del mondo delle tifoserie.



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