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DI FRANCESCO: "SODDISFATTO DELLA PRESTAZIONE"

"Sono soddisfatto di Gonalons, oggi era la sua prima gara e ha fato una grande partita, giocando sempre in verticale". L'elogio per il calciatore francese arriva direttamente da Eusebio Di Francesco, dopo la vittoria per 4-0 sul campo del Benevento. Il tecnico giallorosso ha sottolineato la pova dell'ex Lione, al suo esordio in giallorosso.

"Lavora sempre in maniera eccellente, gioca per la squadra e mai per se stesso", ha dichiarato l'allenatore della Roma alla fine del match". Abbiamo bisogno di questo tipo di giocatori. Stasera mi è piaciuta la squadra in generale, tranne qualche superficialità che ci ha fatto rischiare di riaprire la partita. Sono contento della prestazione e della crescita del gioco: sapevo che per far assorbire certi meccanismi di gioco c’era bisogno di qualche vittoria che ci ha dato più consapevolezza. I ragazzi hanno giocato bene, anche se non sono soddisfatto pienamente perché non dobbiamo evitare di essere superficiali: abbiamo perso qualche pallone di troppo”.

Con il turnover fatto in queste ultime due partite la sua rosa sta dimostrando di essere valida in numero e qualità?
“La rosa e il turnover sono validi solo quando si vince. È fisiologico comunque, è improponibile fare tre partite di seguito in questo tipo di calcio. All’inizio ho chiesto a questa società di mettermi a disposizione una rosa con coppie per ogni ruolo, soprattutto per avere la possibilità di fare quello che stiamo mettendo in pratica in questo momento”.

Dzeko è stato bravo questa sera?
“Dzeko questa sera si è avvicinato di più alla porta. Non ha fatto bene solo stasera, però, anche con l’Inter ha segnato. Contro l’Atletico ha tirato fuori qualcosa di differente, ci sono partite con coefficiente difficoltà superiore in cui ci si deve sacrificare di più. Edin ha capito che quelle parole a fine partita erano dettate dalla frustrazione di aver toccato pochi palloni”.

Oggi benissimo le due catene di esterni:
“Nel mio pensiero di calcio c’è la voglia di portare terzini sempre al cross, attaccando alla porta. A sinistra lo abbiamo fatto con maggior qualità, ma anche a destra. Sono soddisfatto di tutte le catene, da una parte e dall’altra".

I suoi schemi sembrano andare a buon fine?
“Quelli che non giocavano in questo periodo hanno provato tante situazioni in allenamento e queste poi si sono verificate in partita. In una grande squadra un allenatore deve essere soprattutto bravo ad allenare chi non gioca”.

La sua squadra sta trovando finalmente la continuità che lei invocava?
“Quando giochi tante partite c’è il vantaggio di poter dare condizione fisica a tutti i giocatori. Noi nel precampionato siamo partiti subito con partite complicate e la squadra non aveva assimilato ancora al meglio quello che chiedo. Queste partite però danno forza, ma anche quella con l’Inter te la dà perché non meritavamo di perdere. Siamo forse la squadra che ha preso più pali in campionato, quando crei tanto vuol dire che nella testa dei giocatori qualcosa è entrata”.

Questa Roma può lottare per lo Scudetto?
“All’inizio doveva lottare, dopo due partite invece era quarto e quinto posto. Il campo dirà la sua, le chiacchiere se le portano via il vento. Dobbiamo fare partite concrete come questa, vincere e portare a casa i tre punti”.

(Foto LaPresse)

www.asroma.com



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