UEFA Champions League

DI FRANCESCO: "ABBIAMO LA POSSIBILITÀ DI RIFARCI AL RITORNO"

“Mi sembra di aver visto due squadre in campo, dopo aver preso il primo gol avrei dovuto cambiarne tanti. Purtroppo abbiamo dato forza agli avversari, siamo calati un po’ dal punto di vista fisico e nella ricerca del nostro gioco. La differenza è stata in questo: nel primo tempo i miei ragazzi cercavano di far male, mentre nel secondo si cercava di gestire, ma non capisco cosa. Per questo io non sono per niente soddisfatto del secondo tempo, assolutamente". Così Eusebio Di Francesco ha commentato la sconfitta all’OSK Metalist Stadium.

Finisce 2-1 per lo Shakhtar l'andata degli ottavi di finale di Champions League: la Roma passa in vantaggio nel primo tempo con la rete di Cengiz Under, mentre nella ripresa i padroni di casa ribaltano il risultato grazie alla rete di Ferreyra e alla punizione di Fred.

Dopo 50 minuti ottimi, sul campo si è spezzato l’incantesimo:
"Abbiamo la possibilità di poterci rifare al ritorno, peccato perché nei primi 50 minuti avremmo potuto concretizzare meglio tutte le situazioni create. Prendere gol in su un lancio del difensore avversario, su una situazione che rappresenta una lettura facile per noi, dispiace. Tutto ciò non giustifica il nostro finale di partita, in cui abbiamo commesso troppi errori assurdi, anche da parte dei di alcuni giocatori in campo che hanno tantissima esperienza sul campo internazionale”.

Cosa c’è stata? Presunzione, superficialità o paura?
“Non posso pensare che siamo dei presuntuosi quando stiamo vincendo una partita così importante. Non è che la Roma è abituata ad arrivare in finale tutti gli anni. Il desiderio di far bene c'era, ma siamo calati negli atteggiamenti. Andremo a capire se è un discorso fisico o di interpretazione della gara, abbiamo perso tanti palloni con giocatori abili nelle linee e in verticalità. Siamo stati troppo sporchi nel palleggio nel secondo tempo a differenza del primo in cui quando entravamo facevamo spesso male”.

Che momento sta vivendo Dzeko?
“Sono convinto che ci ridarà qualche gioia nella gara di ritorno: io ci credo, è un giocatore importante, è stato bravo a mandare in porta Cengiz Under in occasione del gol. Nella ripresa i suoi compagni non hanno visto i momenti che ha fatto in profanità che potevano essere importanti in una partita contro una linea difensiva come la loro”.

Quando è arrivato alla Roma sapeva di avere un portiere così forte?
“La sua qualità migliore è che le parate difficili le fa diventare facili. Ha una grande presenza in porta. Non fa mai tuffi per farsi fare le fotografie, è sempre efficace, interpreta il ruolo come piace a me. Quando è stato chiamato a fare cose importanti ha dimostrato di essere un grande portiere”.

Quanto avete speso a livello fisico, data l’ampiezza del gioco dei vostri avversari?
“Nei primo dieci minuti abbiamo fatto un po’ di difficoltà e ho cambiato un po' di uscite, sul centrale loro ho messo Nainggolan e non più Cengiz, per evitare di scoprire la zona in cui loro erano bravi a creare superiorità numerica. Però quando una squadra gioca tanto in ampiezza devi avere la capacità di recuperare palla e di andare in verticale, cosa che abbiamo fatto benissimo nel primo tempo, mentre nel secondo abbiamo girato palla in modo sterile, dando loro l’opportunità di risistemarsi”.

(Foto LaPresse)

www.asroma.com



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