Serie A TIM

BROCCHI: "DOBBIAMO CAMBIARE PASSO"

Le dichiarazioni del tecnico rossonero, Cristian Brocchi, al termine di Hellas Verona-Milan:

"La partita di oggi mi ha fatto arrabbiare, sono deluso dalla prestazione, abbiamo fatto un passo indietro. Con il carattere che ha contraddistinto la mia carriera da calciatore cercherò di uscire da questa situazione e l’unico modo che conosco è il lavoro. Il Verona ha messo in campo l’orgoglio e la voglia di mettere in difficoltà il Milan, la mia squadra ha schiacciato off ad un certo punto e non è più riuscita a giocare da squadra. Così sono aumentate le difficoltà e si sono aperti molti spazi e poi questo è il risultato".

"Ho avuto poco tempo per poter lavorare su tutto ma ora sono l’allenatore di questa squadra e devo prendermi la responsabilità di questo risultato e devo far sì che i giocatori mettano in campo quel carattere e quella voglia che io richiedo. Una squadra se smette di giocare da squadra e gioca da singolo automaticamente favorisce gli avversari dando a loro la possibilità di prendere fiducia e creare azioni pericolose. L’aspetto mentale è troppo importante. In quei momenti i giocatori dell’Hellas avevano più forza mentale dei miei. Voi che siete vicini a me nelle settimane sapete che il lavoro fatto in questi giorni non ha permesso di cambiare molto ma non è una scusante. Ognuno ha le proprie modalità non è che io non mi arrabbio ma ho il mio modo di fare. Ho le mie modalità, ognuno ha il suo modo di essere".

"Oggi penso di aver dato la possibilità a Jose Mauri di giocare dal primo minuto, ma diventa difficile pensare di far giocare tutti insieme Locatelli, Mauri e Calabria, anche se io sono il primo estimatore di questi ragazzi. Un po’ alla volta si riesce a mettere in campo tutti, Abate ha fatto delle ottime prestazioni quindi era giusto farlo giocare e dare continuità e per Calabria è stato più difficile trovare spazio. Bisogna essere forti e io lo sono, sono sempre stato attaccato e sminuito. Sono stato attaccato dal punto di vista umano e mi è dispiaciuto ma ho dentro di me una grandissima voglia di lavorare e continuerò a farlo per trasmettere un carattere forte ai miei giocatori. Honda ha giocato una buona partita, è uno dei pochi che ha lottato con lucidità fino alla fine. Non è vero che lui è la terza scelta per fare il trequartista, per come immagino io il trequartista preferisco Bonaventura, ma Honda ha altre caratteristiche che apprezzo molto".

(Foto LaPresse)

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