Serie A TIM

ASTORI: "VOGLIO DARE TANTO A QUESTA FIORENTINA"

Il difensore della Fiorentina, Davide Astori, è intervenuto in conferenza stampa presso il centro sportivo "Cesare Benatti' di Moena, sede del ritiro viola in Val di Fassa.

Sulle prime mosse di mercato e le prospettive in vista della prossima stagione: "Ora le squadre si stanno rinforzando tutte molto, le formazioni che sono state l'anno scorso davanti a noi sono diventate ancora più forti e noi dobbiamo cercare di fare come l'anno scorso, cioè di non far percepire alla gente il gap che c'è fra noi e le squadre che ci sono davanti quando abbiamo fatto sognare i nostri tifosi per gran parte del campionato ed assieme a noi sono rimasti un po' delusi dalla seconda parte della stagione dove potevamo fare qualcosa in più. Quest'anno possiamo garantirgli la stessa intensità, la stessa voglia di vincere qualsiasi partita ma sempre con la testa sulle spalle".

Pasqual lo ha eletto come suo erede nello spogliatoio: "Mi hanno fatto molto piacere le sue parole perché vengono da una grande persona e da un grande giocatore che ha vissuto per più di dieci anni questa squadra e questa città per cui sono parole che danno anche un po' di responsabilità. Mi rende orgoglioso aver fatto capire anche solo ad un compagno di squadra cosa posso dare. Sono un giocatore a cui piace la responsabilità e vivere lo spogliatoio nelle cose belle e nelle cose brutte per cui spero di dare qualcosa a questa Fiorentina".

Davide Astori ha poi speso parole importanti per un compagno di squadra: "Credo che la cosa che mancava a Giuseppe Rossi non era tanto riconquistare la fiducia di qualcuno ma un po' il ritrovare la sua fiducia personale perché come sappiamo tutti dopo i suoi infortuni non era facile tornare ai livelli a cui è tornato adesso. Gli ha fatto bene andare a giocare negli ultimi sei mesi, quest'anno è tornato molto carico e credo sia pronto per affrontare qualsiasi nuovo obiettivo si voglia prefissare".

Infine Astori ha parlato delle prime sensazioni sul ritiro gigliato e sul pacchetto arretrato della rosa: "Ci sono differenze rispetto ad altri ritiri che ho fatto. Questo con Paulo Sousa ed il suo staff è un metodo un po' meno italiano degli altri allenatori che ho avuto per cui si è iniziato con un lavoro che porta ad una freschezza fisica subito immediata e subito con la palla, con tanto lavoro intenso ma sempre con distanze non troppo lunghe. Si sono lasciati un po' le corse di mille metri che si facevano in passato. Credo che all'inizio sia importante anche singolarmente il ritiro perché ognuno deve ritrovare la propria forma fisica per cui il non lavorare con tutta la squadra i primi giorni non è un impedimento così importante". 

(Foto LaPresse)