Serie A TIM

AGUIRRE: "A VERONA SARA' UNA SFIDA IMPORTANTISSIMA"

Ospite di Udinese Channel e della trasmissione Social Tonight, l'attaccante Rodrigo Aguirre ha parlato a 360 gradi della sua carriera passata, presente e futura.

Perché hai scelto la 74 ques'anno?
"Prima giocavo con la 94 perché chiaramente era il mio anno di nascita, poi mi sono ispirato a un giocatore italiano che non può giocare con la 9 e gioca con la 45. Io giocavo con la 11 e, non potendo prenderla, ho scelto una combinazione che potesse richiamare l'11, quindi il 7+4".

Cosa ricordi della tua esperienza uruguayana?
"Il Liverpool Montevideo ha rappresentato la mia parentesi più importante, perché non era una squadra grandissima, ma ti dà tutto per lavorare bene e crescere. Lì ho trovato amici e mi sono trovato davvero benissimo, con squadra, tifosi e società".

Hai giocato nella nazionale giovanile dell'Uruguay. Che emozioni sono state?
"Quando sono stato chiamato per la prima volta in nazionale ero davvero molto emozionato. Siamo arrivati secondi al Mondiale U17. E' stata un'esperienza utilissima per crescere e sono ricordi che davvero non potrò mai cancellare. Sogno ovviamente anche di vestire la maglia della nazionale maggiore, anche se so che non è semplice, perché davanti a me ci sono giocatori importantissimi, ma io lavoro giorno dopo giorno anche per questo obiettivo".

Cosa ricordi di Empoli?
"Ricordo che sono rimasto colpito dal freddo invernale. Ora mi sono abituato. Anche lì è stato importante trovare ragazzi uruguayani, come Vecino e Laxalt. Sono contento che lui al Genoa stia trovando tanto spazio, anche se non mi aspettavo che si adattasse così bene al ruolo di esterno sinistro. Siamo grandi amici e sono davvero contentissimo per lui. A Empoli ho ovviamente legato anche con Zielinski, che secondo me diventerà un giocatore fortissimo. Io non ho mai visto un giocatore che calcia così bene con tutti e due i piedi".

Quanto è importante la tua famiglia per te?
"Tantissimo, davvero tantissimo. Mia madre mi è sempre stata vicina, ma devo dire che Bruno, il mio fratellino, ci ha cambiato la vita. Ci ha regalato tanta allegria, anche se ci ha dato un po' di lavoro per così dire. L'arrivo di Bruno è stato per noi importantissimo. Io e lui facciamo davvero tutto insieme; lui mi accompagna a fare qualsiasi cosa e io sono contento di stare con lui".

Ricordi del gol di Cagliari?
"E' stato bello segnare il primo gol in A a Cagliari, anche se ero dispiaciuto del fatto di averlo trovato all'ultima partita utile. Però dal primo giorno di ritiro ho ricominciato a lavorare sodo per non fermarmi. Sono soddisfatto del precampionato che ho fatto e dei sei gol che ho segnato. Alla fine il lavoro di ogni giocatore è quello di stare pronto, preparato, perché la chiamata può arrivare in ogni momento e io voglio esserlo quando scoccherà il mio momento".

Quest'anno il gruppo lo vedi unito?
"Abbiamo tutti un bel rapporto, soprattutto tra noi sudamericani, ma in generale c'è un grande rapporto tra tutti gli elementi della squadra".

Cosa fai nel tempo libero?
"Nel tempo libero mi piace stare a casa, giocare con Bruno, fare shopping con la mia famiglia. Mi piace anche giocare a biliardo, soprattutto con Ivan Piris, che è molto forte. A Empoli ho scoperto di essere anche bravo a giocare a bowling".

Occhi sulla sfida di Verona.
"E' una partita importantissima. Veniamo da due risultati utili e sappiamo di dover continuare su questa strada. In questo campionato tutte le partite sono difficili. Pensiamo solo a vincere, perché la squadra merita di vincere un'altra partita per ritrovare la fiducia persa dopo le 4 sconfitte consecutive. Ora stiamo lavorando. Appena rientreranno tutti i nazionali, ci concentreremo in maniera intensa sulla sfida di domenica".

(Foto LaPresse)

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